BABBO NATALE SI GRATTAVA LA SUA LUNGA BARBA BIANCA E PENSAVA, PENSAVA, PENSAVA…

DOVE AVRO’ MAI MESSO QUEL BEL BULBO DI  AMARILLO CHE HO RICEVUTO DA WIZ IL MAGO?

MA CERTO! IN CANTINA AL BUIO.  COSI’ MI AVEVA CONSIGLIATO WIZ. ORMAI PERO’ MANCA SOLO QUALCHE SETTIMANA AL NATALE ED E’ ORA DI PRENDERE IL BULBO E METTERLO IN  UN  VASO.

BABBO NATALE SI AVVIO’ COSì VERSO LA CANTINA E … “AAAAH...!”  QUANDO ENTRO’ RIMASE SENZA PAROLE 

 

Il bulbo non c'era più e la cantina era desolatamente vuota .

 

"Accidenti" esclamò Babbo Natale " il mago Wiz mi ha ingannato col suo bulbo, adesso gli telefono subito".

 

"Pronto, mago Wiz, sai del tuo bulbo ...... ah, lo sapevi furbone, ......ma dai non prendermi in giro, il tuo bulbo cammina....non si e' mai visto una pianta  che cammina e tantomeno un bulbo"

"Ora" continuò Babbo Natale "va bene camminare ma nella mia cantina non c'e' nulla, nulla di nulla ".

 

Fu allora che il mago Wiz si ricordò anche di un altro particolare del bulbo e chiese a Babbo Natale:

"Quante volte hai acceso la lampadina nella tua cantina ?".

 

"Quasi mai" rispose Babbo Natale, " perché sarei dovuto andare in cantina dove non c'era nulla ?".

 

"Ma come" replicò il Mago Wiz "mi prendi in giro? Se sapevi che non c'era nulla dove hai messo il mio bulbo?"

 

"Ah, nulla eccetto il tuo bulbo, naturalmente" si scusò Babbo Natale .

 

"Allora tu hai un problema, caro Babbo Natale, il tuo bulbo essendo stato per lungo tempo al buio è diventato invisibile, quindi c'e' ma non lo vedi " sentenziò il mago Wiz .

 

"Senti brutto sbruffone, prima mi dici che il bulbo cammina, poi lo fai diventare invisibile e poi...cosa devo ancora sentire da te ?" rispose adirato Babbo Natale .

 

"Ah,Ah,Ah... questo è niente, devi vedere cosa succede il giorno di Natale, non per nulla si chiama Bulbo Natale " rise il mago Wiz e chiuse la telefonata.

 

Ma dove può essere andato il bulbo?  pensò Babbo Natale, Ah, semplice, per trovarlo chiamerò le mie renne che hanno un fiuto eccezionale.

 

Il giorno dopo, con la vecchia renna Giusi, ritornò in cantina alla ricerca del bulbo scomparso.

 

La renna si catapultò in cantina, mise il suo grosso muso per terra ed annusò... annusò... annusò… fin quando sentì sulla punta del naso una carezza morbida, calda e poi una vocina lieve che lentamente diceva "Aspetta il Natale" , "Aspetta il Natale".

 

Giusi, la renna era vecchia ma non scema, e pensò Se dico a Babbo Natale che ho sentito una vocina suadente con tante belle coccole sul mio grosso nasone e qui non c'e' nulla, mi manda subito in pensione ed addio alla mia splendida corsa natalizia per la consegna dei doni .

 

Quindi Giusi decise di superare l'ostacolo che sentiva ma non vedeva.

 

La vocina ancora una volta disse "Aspetta il Natale" e poi nulla .

 

Babbo Natale era furioso, la renna Giusi aveva fatto cilecca, niente bulbo, anche se da qualche parte c’era, parola del suo amico mago Wiz .

 

Babbo Natale richiamò la renna Giusi e scapparono via subito... era tardi bisognava preparare i doni .

Passarono i giorni ed il Natale si stava avvicinando,

tutti erano pronti per il grande giorno , Babbo Natale e tutte le sue renne... beh non proprio tutte.

 

Giusi, sempre lei, era stata scartata perché, parlando con le sue amiche renne, ripeteva sempre la stessa frase "Aspetta il Natale" e tutti ridevano di lei, tutti tranne Babbo Natale.

 

Insomma Giusi stava aspettando il Natale e non lavorava e, poiche' non lavorava Babbo Natale le disse:

"No lavoro, no parti a fare il giro di Natale".

 

Ecco, eravamo ormai alla vigilia di Natale, tutto era pronto , le renne erano nervose, Babbo Natale pure, ma lei no, Giusi andava in giro fischiettando, indovinate un po'… "Aspetta il Natale".

 

Ormai e' proprio andata fuori di testa, pensavano tutti, poverina.

 

Non c'era più tempo ... tutti in volo eccetto lei, Giusi, che ormai gridava a squarciagola, indovinate un po', "Aspetta il Natale" .

 

Non c'era più nessuno, solo lei, Giusi che  gridava quando, Ad un tratto, si sentì dalla cantina una voce, ma si proprio quella, che diceva "Va bene che ho detto  aspetta il Natale, ma se non vieni a prendermi aspetteremo anche la Befana ".

 

Giusi si scompisciò dalle risate, lei, Giusi, conosceva la Befana ed aveva fatto un giro anche con lei, solo di prova, e sapeva che non aspettava mai il Natale dopo che un giorno lei e Babbo Natale andando in giro con la scopa caddero rovinosamente per colpa della grossa pancia di Babbo Natale che andava a destra ed a manca ad ogni curva...ma questa e' un'altra storia.

 

Giusi, dicevamo, ormai impazzita dalle risate o dalla frase ripetuta mille volte, andò in cantina come un automa, ritrovò il bulbo e lo portò nel parco vicino alla casa di Babbo Natale dove lo seppellì.

 

Giusi la sapeva lunga: i bulbi devono stare in terra e non in cantina, accidenti !

 

venne il Natale, ed ecco arrivare le renne sfinite dalla stanchezza col loro padrone, stanco anche lui

ma...  uaoooooo! ...cosa era successo al giardino di Babbo Natale ?

Un enorme fiore con mille petali azzurri svettava nel parco ed illuminava tutto attorno... tutto punteggiato di stelle piccole piccole che si accendevano e si spegnevano e da ogni petalo cadeva una goccia di rugiada che toccando il suolo cantava lieve lieve... sì, cantava

...indovinate cosa diceva ?

...Beh, nessuno se lo ricorda più, ne' Giusi, ne' Babbo Natale e neanche le renne e nessuno sa il perché.

 

Ecco il motivo per cui tutti gli anni Babbo Natale si fa regalare il Bulbo Natale dal suo amico Mago Wiz e rivive quella magia e le sue mille voci lievi lievi che solo un giorno si ascoltano e solo per un giorno si ricordano.